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Il progetto Optai per una costruzione tradizionale in VTR, stampata su stampo femmina, a sua volta ricavata da un modello maschio. Questo mi permise una certa libertà nel disegno delle forme di carena Disegnai uno scafo simmetrico (un solo stampo per due stampate) con sezioni ad “U”, linee d’acqua abbastanza generose per consentire il carico di attrezzature, prua molto prossima alla verticale e specchio di poppa inclinato di 20° verso prua. La coperta piana sarebbe stata fissata su una flangia esterna ricavata sulla falchetta della stampata. Questo mi avrebbe dato la possibilità di costruire una coperta in compensato marino, evitando la costruzione di un secondo stampo. Preferii evitare la prua affilata tipica dei catamarani sportivi in favore di una prua raggiata, più facile da laminare e capace di darmi maggiori volumi a prua, garanzia contro l’ingavonamento nel cavo dell’onda. |
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La fase di assemblaggio coperta-scafo è stata sicuramente oggetto di molti pensamenti e molta attenzione. La giunzione è avvenuta con bulloncini diametro 4mm disposti con un passo di 70 mm, previa interposizione di sigillante epossidico. Non è stato semplice coordinare nel poco tempo a disposizione, prima della catalizzazione del sigillante, le fasi di spalmatura sigillante, posizionamento ed allineamento coperta, imbastitura dei bulloni e loro serraggio. |
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Travi ed accessori Le travi sono state costruite in tubolare a sezione quadrata di acciaio inossidabile (lato 80 mm spess 2 mm). Effettivamente rappresentano una soluzione un po’ pesante, ma garantiscono una notevole rigidezza e mi hanno permesso di saldare vari accessori quali gli anelli per sostenere il telo-coperta, il supporto motore (parallelogramma) e gli attacchi per il tirante di irrigidimento a sostegno dell’albero. La giunzione fra scafi e coperta è effettuata con staffe fissate alle murate e tiranti passanti attraverso al trave stesso. La distanza fra i due punti di fissaggio del trave a ciascuno scafo viene massimizzata a favore della rigidezza torsionale, mentre la lunghezza trave (e conseguentemente la larghezza catamarano è stata ristretta dai 3m del progetto originale a 2,8 m. Nei tempi morti, o anche solo per variare il tipo di lavoro, sono state costruiti i particolari di ferramenta, quali lande, golfari, piede d’albero, trozza, rollafiocco con annesso tendistrallo, bitte. |
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Stato
attuale Manca ancora la verniciatura della coperte ed alcuni accessori necessari all’armo velico ![]() |
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