Linea D'Ombra
di Paolo Procesi - Architetto




Caro Luigi,
non è che mi è presa la grafomania delirante, è che ho finalmente trovato un po di tempo per fare quello che avrei voluto fare un paio di anni fa.
come saprai nella mia condizione di libero professionista il tempo  ...... non ti sei ancora commosso?
allora ti dico la verità: questa premessa è per dirti che ti sto inviando un'altro articolo su un'altra mia barchetta (la prima della mia vita) e perché così mi sento meno in colpa di doverti far lavorare di notte...




Nome: Linea d'Ombra
Progetto e realizzazione: Paolo Procesi
Anno: 1999
 
Caratteristiche tecniche:
-Lft 3,05 m.
-Largh. 1,80 m.
-Disl. 120 Kg.
-Sup Velica 7.2 mq.
- Peso 47Kg
 
Costruzione:
-Scafi in compensato marino di okume’ 3 strati sp. 4 mm.
-Traverse in tubolare tondo di alluminio diam. 50 mm sp. 2 mm.
-Trampolino in doghe di samba 8x1rivettate su nastri in nylon
-Timone in compensato marino okumè sp.16 mm

Linea d'Ombra ringrazia:

Massimiliano, amico, architetto e musicista, che mi ha prestato vari libri, tra i quali un illuminante libro di G. D'Alì su come costruirsi un poliscafo, e che mi ha trasmesso il coraggio e l'entusiasmo necessari a vincere le mie paure durante la progettazione;
Daniele, velista sportivo, padrino di varo e collaudatore, che mi ha costretto ad avventurarmi in acqua pur sapendo che non avevo mai condotto una imbarcazione;
Manlio, skipper, per la gioia che vedevo nei suoi occhi ogniqualvolta si parlava di barche, il quale, per l'occasione, mi ha donato il boma ed una sacca per le vele.
Ringraziamenti speciali a:
Eugenio e Luciana, per avermi cresciuto in modo che diventassi quello che sono;
Edilio, per i suoi racconti di mare;
Cristina, per la sua pazienza 'irrequieta';





 
Roma, prima settimana di Agosto 1999: 'Linea d'ombra' (non aveva ancora un nome ma ora si chiama così) in costruzione durante le fasi di finitura contanto di gatta marinaia. Per fortuna dalle foto non si notano tutte les gocciolature, i bozzi e gli sbafi ...  
 
 

06/08/'99, spiaggia di Trevignano: giorno del varo che è stato anche il giorno del mio battesimo del mare (anche se si è svolto tutto sul Lago di Bracciano). Quello nella foto è Daniele. Il montaggio della barca avviene attraverso delle annodature. I nodi hanno il vantaggio di pesare pochissimo, costare poco ed essere più sicuri rispetto a sistemi di incastro alternativi: anche se non garantiscono la stessa rigidità, cosa non sempre positiva, hanno dalla loro la possibilità, in caso di avaria, di intervenire sui collegamenti anche durante la navigazione. 
 
 

Ed eccoci, io e la barca, in una spiaggia del tirreno che per essere il 14 agosto era piuttosto deserta. D'altra parte sono poche quelli che passeggiano per più di 3 Km.sulla spiaggia e con una piccola imbarcazione si possono raggiungere quei posti che normalmente raggiungeremmo a piedi. Il mio vicino di asciugamano di sinistra era a circa 700 mt da me, l'altro, quello di destra, a più di 1 Km.
 
Linea d'Ombra vista da poppa e da prua: per le cimette pendule vedi sopra, è da notare che il timone non è incernierato ma semplicemente 'strallato'sulla traversa di poppa (peso in meno).
 
 

L'altro padrino Manlio che non aveva portato il costume ed è salito con i pantaloni tornando con gli stessi asciutti, in altre parole: meno male che l'ho fatta alta. (foto 06)

 

Daniele, padrino e collaudatore, sale agilmente sul mastodontico guscio di noce. Da notare che in questo momento tutto il peso è sullo scafo sinistro verso prua e che lo scafo ha ancora una notevole riserva di galleggiamento, in altre parole: potevo farla più bassa e più leggera, accidenti.
 
 
Linea d'Ombra in tutto il suo splendore. E' certo che, dopo aver scaricato la barca dal tetto dell'auto, 36 nodi da annodare non sono pochi. La prossima avrà solo pochi (costosi) incastri e qualche nodino, sempre che io non opti per la sicurezza: infatti, mentre i nodi si allentano (sempre se eccessivamente sollecitati), gli incastri cedono improvvisamente. Per aumentare la sicurezza non rimane che sovradimensionarli, quidi aggiungere peso e questo, per una barchetta nata per essere maneggiabile ed alabile anche da una persona sola, è un po un controsenso.

  
Queste altre sono alcune foto scattate da Mario al raduno di Fano