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13 marzo 2003
Siamo due fratelli Marco (23) e Paolo (22), dire che siamo appassionati di vela sarebbe eccessivo però andiamo molto spesso a fare brevi navigate presso il Centro Velico Nazionale della L.N.I. nei pressi dei Lidi Ferraresi
Tutto è cominciato un pomeriggio dell'estate scorsa a Goro (Ferrara), quando l'amico istruttore FIV Andrea Veronese ci ha portati fuori per un uscita con il suo "nuovo" catamarano (rigorosamente d'occasione... ma dovreste vedere che splendida occasione...) ..., un Top Cat Spitfire 18 piedi..., vento sugli 8-9 nodi, sole caldo e mare con onde piccole e corte hanno reso quel pomeriggio indimenticabile.
Convinti fino a quella data di acquistare una piccola deriva usata ci siamo catapultati sull'idea di possedere un catamarano; mentre ancora avevamo gli occhi sulle pagine delle riviste e dei siti che trattavano imbarcazioni a vela il nostro (e vostro...) amico Alessandro Suardi (Trieste), già noto a cantierino.it per la traduzione dall'americano del trattato su "Il Wood 103, un interessante generatore a magneti permanenti interamente costruito in legno", ci ha spinti verso l'idea di autocostruirci un piccolo multiscafo..., ci ha spedito il primo materiale cartaceo su cui farci un'idea, le dritte giuste per non perdersi e non scoraggiarsi, i primi "numeri" per mettere giù uno schizzo di come avrebbe dovuto essere la nostra imbarcazione.
Ma perché costruirselo???
Anche se una delle motivazioni iniziali era quella di risparmiare qualcosa sull'acquisto non è questa che ha determinato la nostra scelta (anche perché abbiamo già superato il costo di diversi cat che si trovano d'occasione...), più di ogni altra cosa ci hanno convinto le testimonianze che abbiamo trovato su cantierino.it, ci hanno affascinato le fotografie, i racconti..., tutto questo aggiunto alla voglia di fare da sé la propria barca per puro divertimento e per respirare un po' di quel profumo inebriante del legno appena tagliato, ha dato vita al progetto .
Prima di partire abbiamo letto molto approfonditamente i libri di G.D'Alì "Multiscafi" e "Un piccolo catamarano fatto in casa", il libro di Lodigiani "Costruire piccole barche in legno", e altri libri editi dalla Mursia e dalla BCA DEMCO KIT sui catamarani..., abbiamo contattato amici, conoscenti, parenti e ad ognuno abbiamo chiesto l'aiuto che potevano offrirci e poi.... VIA!
IL LAVORO...
Il luogo di lavoro è il garage di casa (9m x 3.80m), una volta portate fuori le auto c'è abbastanza spazio per lavorare in due su entrambi gli scafi contemporaneamente. Decidiamo di realizzare un 15', dopo aver fatto i primi conti, acquistiamo il legno (okoumè, 3 fogli da 4mm e uno da 15 mm, 2 moraletti di 3.5m in cedro rosso), la resina epossidica (Camattini S.p.a.) e cominciamo con il cuci e incolla...
Gli scafi: profilo a V con angolo di chiglia costante (80°) e poppa filante; dormienti e un ordine di serrette, bagli ogni 25 cm sui dormienti e ogni 50 cm sulle serrette, il baglio max di ogni singolo scafo è di 45 cm.
Traverse: La vera novità sta negli attacchi delle traverse, non ci piacevano i metodi finora trovati così ce ne siamo inventati uno noi...., vediamo cosa ne salterà fuori, ci stiamo lavorando proprio in questi giorni..., anche se la verità si vedrà solamente in acqua... (vedrete le foto)
Casse e pale dei timoni: timoni drittti (tipo TOP cat) con la modofica fatta da DAlì (pubblicata su "Bolina"), sono più belli e più funzionali, almeno speriamo....
Vele: beh..., per queste c'è sempre il mitico Mario Marti no?... Il progetto prevede randa e fiocco e, altra novità sarà un magnifico albero di 7,5m divisibile con inferitura tutto rigorosamente fatto in casa.... Per ora abbiamo recuperato una vecchia armatura di FJ da cui copiare cuciture ed eventualmente fare le prime prove in acqua nel malaugurato caso in cui le "nostre" vele non siano nemmeno issabili da quanto schifo fanno...
A beve riceverete nuove notizie...
QUALCHE FOTO:
Certamente non è tutto a regola d'arte comunque qui sono già cuciti e incollati in chiglia, dove i fianchi sono tenuti assieme dal moraletto in cedro...
incollaggio dei primi bagli sui dormienti e sulle serrette..., il "tubo" di nylon sotto i bagli è riempito con polistirolo sfuso, per un totale di ca. 50 lt per scafo (riserva di galleggiamento)
Ma dove si trovano ambienti alti 5m per resinare la prua durante l'inverno?...Nel vano scale!
Il pannello rosso è in poliestere (sp. 3mm),è impermeabile, leggero e facile da tagliare anche con il cutter, lo abbiamo scelto per il fondo di una profonda "stiva" dove poter riporre anche oggetti lunghi... (remi, tangone,ecc...)
i rivoluzionari attacchi per le traverse, le viti usciranno attraverso dei fori praticati sulla coperta (vedrete nelle prossime settimane...)
è stata tagliata una coperta e appoggiata provvisoriamente sullo scafo
le pale e una cassa dei timoni in corso di lavorazione...
l'ambiente di lavoro incasinato... e Marco incasinato pure lui...
Buon Vento a tutti..., Marco &
Paolo