Cozza Bianca 
Un catamarano in fibra di vetro di 15'
di Paolo Procesi


PREAMBOLO:
Molte realizzazioni di costruttori amatoriali dimostrano che realizzare monoscafi senza spigoli partendo da lastre di un qualche materiale comporta un sovrappiù di attenzioni per poter garantire un minimo di stabilità di forma (raggi di curvatura; giunzioni, impossibilità di ottenere delle superfici a “doppia curvatura”).

Nei catamarani, come noto, i singoli scafi non hanno la minima stabilità di forma, hanno linee più avviate (o se vogliamo: più “dritte”) e sono molto sottili. In breve: si avvicinano maggiormente a quello che le lastre ci permettono di fare.

CONCEZIONE:
L’idea è molto semplice: realizzare uno scafo con sezioni arrotondate partendo da materiale in lastre (il più reperibile) che abbia un grado di finitura (almeno esterna) più elevato possibile.
La scelta è caduta sulle lastre di fiberglass o vetroresina reperibili presso qualsiasi rivenditore di materiale edile. Queste si vendono in rotoli o a metraggio, nelle dimensioni di 1; 1,2; 1,5 metri di altezza per la lunghezza desiderata , se a metraggio o 20 m., se in rotolo. Non sono altro che delle lastre in tessuto di vetro “non tessuto” (mat) laminate con resina poliestere.
Oltretutto in questo modo si possono realizzare scafi “a metraggio” ossia adeguati alla lunghezza della Vs.auto per poter essere trasportati sul tetto.

COSTRUZIONE:
Occorrente: trapano-avvitatore, seghetto alternativo, nastro adesivo robusto, forbici robuste (oltre ovviamente a carte vetrate spatole e pennelli)
Materiali: lastre di fibra di vetro; tessuto di vetro; resina poliestere;
aste di legno (per i dormienti ed i bagli): lastre di compensato marino (coperta, timone, derive , nodi delle traverse); tubi in alluminio (albero e traverse); ferramenta varia.
1)    tagliare la lastra di vetroresina (bastano le forbici)

2)    carteggiarla su ambo i lati (l’interno deve essere carteggiato, fino a far vedere “il pelo” del tessuto, con carta a grana grossa perché verrà stratificato, l’esterno più leggermente, con carta più fine, per prepararlo alla verniciatura)
3)    incollare i dormienti con la lastra interponendovi una striscia di tessuto di vetro (la resina  poliestere normalmente in commercio non si incolla facilmente con il legno soprattutto in presenza di umidità)
4)    richiudere il taglio di poppa con il nastro adesivo all’esterno dello scafo (serve anche ad evitare sgocciolature all’esterno)
5)    stratificare il taglio di poppa all’interno (è sufficiente un solo strato di mat – è consigliabile poggiare lo scafo su due cavalletti) 


6)    richiudere la prua nastrandola, come per la poppa

7)    inserire lo specchio di poppa

8)    stratificare l’interno con tessuto e resina (*)

9)    segare quello che avanza
10)    incollare i bagli e chiudere la coperta (previa resinatura sul lato interno)
11)    verniciare il tutto (nella foto la mano di primer)


12)    et voilà! uno scafo è pronto!
13)    Ora basta fare l’altro

14)    Ed unire il tutto





*
Per la stratificazione io ho usato mat da 250 gr./mq. ed ho creato delle nervature interne, una sorta di ossatura, soprattutto dove sentivo che lo scafo era troppo elastico. In alternativa si può continuare a stratificare.
Le nervature interne possono essere fatte in tanti modi (io ho usato dapprima il più sporco: quello di disegnare le isostatiche a compressione con della schiuma poliuretanica – non lo consiglio: è piuttosto laborioso far aderire il successivo strato di vetroresina su elementi così poco regolari) quello che ha dato i migliori risultati è stato quello di picchiettare con il pennello delle strisce di tessuto resinato in modo da farlo alzare fino a creare delle lamelle perpendicolari alla superfice.
L’importante è, una volta che si è indurita la VTR, premere sullo scafo per individuare i punti in cui è rimasto elastico ed aumentare lo spessore della stratificazione o aggiungere una nervatura dove andranno ad concentrarsi gli sforzi (in prossimità dei nodi delle traverse, delle lande, nelle zone meno incurvate, ecc.)


PROSSIMAMENTE:
·    REALIZZAZIONE DEGLI INCASTRI PER LE TRAVERSE
·    REALIZZAZIONE DELL’ARMO
·    LE SOVRASTRUTTURE DI UN CATAMARANO:

Per informazioni: paoloprocesi@tiscalinet.it