T I T A N I C
(barchino pieghevole)
di Claudio Piccinini

 
 

istruzioni per l'uso

Si comincia con il tagliare i quattro pezzi costituenti i fondi e i fianchi da pannelli di compensato marino di mogano da 4 mm. di spessore (Figura 1).  Le misure di detti pezzi sono:
450 x  2550  per i due fondi
370 x  2550  per i due fianchi.
Sovrapponendoli per i quattro lati lunghi si ottiene un pacco unico che va fermato con dei morsetti al tavolo di lavoro in maniera stabile. I due pezzi alti 370 in alto.

Sul lato lungo in alto (Figura 2)  vanno riportate le misure seguenti ogni 100 millimetri :
stazione 0 100 200 300 400 500 600 700 800 900 1000 1100 1200
altezza 158 192 228 255 280 303 323 338 352 361 368 370 370
stazione 1300 1400 1500 1600 1700 1800 1900 2000 2100 2200 2300 2400 2500
altezza 370 368 364 360 354 345 335 322 310 295 278 260 245

Esempio: a 600 mm. avremo un' altezza di 323 mm. mentre a 2100 un' altezza di 310.
Attenzione: non tagliare i 50mm. eccedenti oltre i 2500 mm. per ora.

Dopo aver tagliato queste curve su tutti i quattro pezzi   perfettamente uguali, si arrotondano i due fondi sull' altro lato lungo verso prua di 50 mm., verso poppa di 25 mm (Figura 3)

Sul lato rimasto rettilineo si incolla un listello 25 x 20 circa a formare il bordo (Figura 4)

Passiamo ora al cuore del Titanic: la parte centrale che costituisce la base.  E' formata da due strisce uguali incollate sovrapposte di compensato da 4 mm. che misurano 2500 x 130 mm. (Figura 5)  Si devono tagliare degli incastri di mm. 120  X  4 lungo i lati lunghi come da disegno (Figura 4):

Questi incastri servono per dare rigidità all'insieme mentre le strisce di PVC serviranno solo alla tenuta d'acqua.
Dopo aver incollato le due strisce costituenti la base si ricavano i due dritti di prua e poppa e la cassa di deriva come da disegno

I listelli di rinforzo sono da 20 x 10mm Vedi disegno di Figura 7. Come colla ho usato la colla epossidica a due componenti.

Sui fianchi e sui fondi si devono incollare delle fasce di irrobustimento di 80 mm all' esterno come da disegno (Figura 9)
Occorre lasciare i vuoti da 80 mm perchè lì andrà incollato il PVC dello specchio di prua e poppa.
I buchi servono per far passare un sottile filo di rame da far passare in fori ogni 100mm uno dall'altro e a circa 4o 5 mm dal bordo esterno che farà stare insieme il barchino mentre si incolla.

Si passa ora al montaggio.... o forse avete già mollato???????
Le parti si tengono insieme con il filo di rame e come già detto e con morsetti, elastici, spaghi, pesi e con tutto quello che vi viene in mente.
Quando le parti sono ferme si passa a incollare le strisce di PVC da 100 mm non troppo lunghe altrimenti non possono seguire le curve. In certi punti lunghe sui 500 - 600 mm in altri anche un pò più lunghe  (Figura 11). Per facilitarvi il compito si possono ammorbidire con l' asciugacapelli. O c c h i o     a l l e   m o g l i    ! ! ! ! ! ! !

Il PVC si trova in pezze da coloro che riparano o costruiscono i gommoni , oppure nei negozi di nautica.
La colla è del tipo a contatto, speciale per gommoni. La stessa che utilizzano i professionisti di cui sopra. Si trova anche nei negozi di nautica.
Mano a mano che incollano le strisce si possono togliere i fili di rame tanto la colla fa presa subito.
Per far aderire bene le strisce usare una stecca arrotondata, eventualmente ricoperta di un panno per non rovinare il PVC. Con l' asciugacapelli il PVC si ammorbidisce e prende bene le pieghe.
La Figura 10 mostra il sistema di taglio e sovrapposizione delle strisce di PVC

Si passa ora a completare gli specchi di prua e poppa che devono essere fatti di compensato marino da 15 mm. a misura direttamente sulla barca perchè le misure potrebbero cambiare leggermente da una costruzione all' altra. Dovete costruire una sorta di  "libro"  come in figura.
Tenere presente che si sono tagliati i fianchi e i fondi più lunghi di 50 mm. appositamente per poter levare ora la parte eccedente eventualmente rovinata dai fili di rame e dai sistemi usati per tenere i pezzi in forma. Inoltre lo specchio di prua essendo inclinato di 120° porta a tagliare parecchio i fianchi e i fondi verso líinterno dal lato di prua.
Si tagliano ora dalla pezza di PVC gli specchi a misura lasciando un bordo di 5 cm. per l' incollaggio con il solito sistema sui fianchi e sui fondi.
Non incollare sugli specchi che devono rimanere liberi.
Il bordo in alto dello specchio in PVC va ripiegato e incollato su se stesso per rinforzo.

Dopo l' incollaggio dei bordi sui fianchi e sui fondi proteggete con delle strisce di compensato larghe 8 cm incollate dove avevate lasciato dei vuoti (vedi pagina precedente).










Dopo aver concluso questa fase si devono ricoprire i bordi incollati degli specchi di prua e poppa in PVC con delle strisce di    compensato marino da 4 mm. di spessore e  alte 80 mm. Tutto questo serve oltre che per estetica anche per protezione dell'incollaggio. Stiamo parlando degli spazi appositi lasciati sui fianchi e sui fondi sia a prua che a poppa.


Praticamente si tratta di realizzare una sorta di "libro" (Figura 13)  che quando aperto tenga la barca in posizione
forzando sui fianchi e quando chiuso permetta il piegamento( Figura 14).

A questo punto non resta che realizzare due panchette che devono tenere in posizione i "libri" e una centrale che forzi i fianchi a curvarsi all' esterno. La panchetta centrale si deve inserire a forza. Le due panchette di prua e poppa vanno ad appoggiarsi  ed a incastrarsi sui due dritti mentre quella centrale sulla cassa di deriva.
Occorrono anche dei listelli che costituiscano degli appoggi incollati sui fianchi . Le panche vanno tenute in posizione con dei ganci a scatto chiamati anche chiusure a leva.

Chissà se i disegni riusciranno a spiegarsi?  Io no di sicuro!

Posizione degli 8 ganci a scatto (Figura 16):
Devono essere messi in maniera da spingere e tenere le panchette in posizione.
Sulla panchetta centrale ne vanno inseriti quattro due orizzontali verso i fianchi e due verticali verso il basso sulla cassa di deriva. Quei due orizzontali sembrerebbero inutili ( io subito non li avevo messi ) visto che la panchetta è inserita a pressione, ma quando sarete di bolina vi accorgerete che ho ragione.
La panchetta centrale (Figura 17)
Va realizzata con due pezzi incernierati per potersi inserire negli appositi incastri a forma di  U che vanno incollati su fianchi. Si mette in posizione semipiegata e poi si preme verso il basso ad effettuare líincastro in posizione. Occorre realizzare anche il taglio per il passaggio della deriva e gli incastri, nella parte sotto, che la terranno ferma e solidale con la cassa di deriva .
Le misure sono lasciate alla vostra iniziativa, anche perchè dipendono da quanto volete forzare la curvatura di apertura.
A titolo di informazione quella realizzata da me è di 1120 x 370



 
 

Il supporto dell'albero deve poter oscillare per compensare i movimenti dell'albero (Figura 21)
Fra la panchetta di prua e quella di poppa occorrono ancora due panchette....( qualcuno si domanderà già se è una barca o un giardino pubblico )...
Sono le ultime, promesso, e servono per non dover stare seduti sul bordo che è spesso solo un paio di centimetri.
Devono essere tagliate da comp da 15 leggermente curve a seguire la curva dei fianchi e tenute in posizione da elastici e da piccoli fermi
Per quanto riguarda l'attrezzatura velica vi rimando ai vecchi numeri di Bolina nei quali D'AlÏì ha ampiamente dibattuto l'argomento negli articoli di autocostruzione dei sui 10 piedi.
Io ho usato, perchè li avevo disponibili, un albero e una vela di un surf opportunamente ridotti.
Ora ho in mente di mettere un piccolo bompresso sul dritto di prua per armare un fiocchetto.
Con questo mi pare di aver descritto "la cosa". Non me ne vogliate se non sono stato chiaro, ma vi assicuro che non è facile descrivere una costruzione discretamente complessa come questa.
Per i Grulli ( come ci chiama l'Architetto Foschi su Bolina ) che vorranno provarci formulo i miei migliori auguri.
Ciao a tutti
   Claudio

Scusate per la pessima qualità delle foto, ma un troglodita informatico del mio calibro proprio non può fare di meglio....
 
 

per info: claudio_piccinini@fastwebnet.it

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