![]() |
|
TOAST 10 Piedi.
E' stato pensato, progettato (!) e costruito a Cesena, nel garage di casa, in due rate (una per scafo), in due estati, la prima dal luglio 2001 con una gara contro il tempo, poi persa, per vararlo entro settembre; la seconda dall'inizio dell'estate 2002 fino al varo del 13 agosto a Cesenatico.
Credo che dalle immagini sembri carino
ed aggraziato, ma come per i costruttori di qualsiasi cosa, so io di quali
difetti e magagne è disseminato; nonostante tutto va, e colle facili
modifiche che apporterò per la prossima stagione, sono certo che
sarà anche divertente.
Inoltre mi sono deciso ad offrirlo
allo stimato consesso degli autocostruttori perchè ritengo di poter
essere utile a qualcuno mettendolo in guardia su COME NON SI FA una
barca.
FASI DI LAVORAZIONE
|
|
Fino a questo punto, il lavoro è,
tutto sommato, pulito: ora viene l'operazione "sporca".
|
|
CONCLUSIONI:
chiunque abbia familiarità
con l'uso dei materiali descritti avrà storto il naso nel leggere
come sono stati usati, io stesso ero spesso consapevole della rozzezza
del mio lavoro, ma mi sono invischiato in questo gioco in un modo
che mi ha quasi obbligato a procedere come poi ho fatto.
In definitiva tutte le fasi
dalla resinatura in poi sono troppo grossolane per ottenere uno scafo
liscio e pulito: se dovessi rifarlo mi cimenterei con la realizzazione
di uno stampo classico, a partire magari da uno scafo realizzato
con poliuretano espanso, trattato con stucco a spruzzo,
accuratamente carteggiato, per verniciarlo
successivamente con smalto lucido ed ottenere un maschio perfettamente
liscio su cui realizzare lo stampo definitivo.
Su quest'ultimo punto mi piacerebbe
avere l'opinione di chi ha esperienza, perchè non mi riesce difficile
immaginare che ci siano tecniche più collaudate.
Tiziano
Questi è il Primo ispiratore nonchè resinatore e collaudatore (se ne coglie la fiera soddisfazione) |
Ecco la prima partenza Risaltano la sicurezza dello skipper e l'assetto stabilito del multiscafo |
In piena velocità verso orizzonti lontani |
In Mare
Come va'? Come ci si poteva aspettare; stringe poco il vento, è esageratamente orziero ed è legnoso nella vitata. Tutte cose che però si possono migliorare nella messa a punto soprattutto dell'assetto del piano velico |
Dati riassuntivi
Lunghezza 295 cm
Larghezza 175cm + 20 cm di terrazze
Peso : minore di 50kg (a occhio
e croce)
Albero e vela di windsurf insartiato
basso con piede di prolunga
Costo approssimativamente non più
di 200€
Il progetto preciso è a disposizione di chiunque - basta scaricarlo dalla mia mente
per contatti : Tiziano Tonini e-mail
sotis@libero.it
Dall'Inviato Speciale Mario Marti:
Come molti Romagnoli, Tiziano getta il suo cuore al di là dello steccato, e i risultati sono tutto sommato gradevoli - anche se, leggendolo, ho avuto talvolta l'impressione che la piadina ed il Sangiovese non fossero completamente estranei alle fasi di lavorazione. Molti auguri Tiziano, buon divertimento, resta in contatto per la messa a punto del piano velico! |