La scelta di entrare nella classe Diecipiedi e contemporaneamente
partecipare alla SdP, è stata frutto di un processo quasi
casuale. Volevo farmi una barchetta da portare sul tetto della macchina
o del camper, tanto leggera da poter fare carico e scarico da solo. Poi
ho pensato che fare qualche regatina in compagnia potesse essere
divertente, e ho deciso per un 10’. Guardando le barche già
esistenti, ho deciso di copiare un trimarano, quello di Luigi, per vari
motivi:
Non ho mai provato un multi, e senza amarli molto, volevo capirli un po’
Ogni componente del trimarano è leggero e facilmente gestibile.
Per contro, l’assemblaggio è ogni volta, piuttosto laborioso.
Mi sembrava assodato che i trimarani fossero più veloci dei
motoscafi, ed entrando nuovo nuovo nella classe, volevo qualche chance.
La scelta del progetto poi si è basata soprattutto sulla
semplicità . Con una giornata di lavoro, lo scafo è fatto.
Poi la SdP. Dopo un paio di conti, ho deciso che sarebbe stato
possibile stare nel budget di 200 €, a patto di fare tutto in casa,
compreso albero, ferramenta e vela, costruendo una barca “vera”,
cioè una cosa che avrebbe potuto fare una stagione completa, e
non solo una uscita in occasione della sfida, e poi andare in
discarica.
Per lo scafo ho scelto di usare compensato marino, sia pure non
certificato RINA, per motivi di durata (poi nei commenti finali
rimetterò in discussione la scelta)
Gli amas sono stati fatti in polistirene espanso e pelle in
vetroresina, essenzialmente per provare questa tecnologia. Anche questa
scelta sarà discussa in seguito.
L’albero è stato fatto in legno di abete, incollando 4 listelli
di recupero, si, ma senza nodi!
Tutti i bozzelli, gli strozzascotte e i vari particolari sono stati
autocostruiti partendo da ritagli di allumino o di acciaio inox trovati
in giro. Le puleggie provengono da un manico di scopa e da un
matterello in faggio.
La vela è stata ricavata da un telo copriauto.
Le traverse di sostegno degli amas sono tubi di alluminio trovati da un
“rottamatt”
Qui di seguito riporto l’elenco dei componenti, con la relativa spesa
(reale o stimata nel caso di recuperi)
Tripèe
lista materiali
|
UM |
Qtà |
Pu |
tot |
compensato marino okume
310x185x4mm |
n.
|
1
|
46
|
46
|
styrofoam pannelli 125x60 |
n.
|
5
|
2,50
|
12,50
|
resina + catalizzatore
(Mugnaini) 3/1 |
kg
|
3
|
13,00
|
39,00
|
tessuto vetro 250g/mq h 1,30 |
mt |
3
|
4,00
|
12,00
|
listelli ramin 10x10 mt3 |
n.
|
4
|
2,00
|
8,00
|
compensato
betulla 6mm (cassa deriva, timone e rinforzi scafi) |
mq
|
1,5
|
5,00
|
7,50
|
tavola abete
(albero+boma+deriva+rinforzi vari
|
mc
|
0,04
|
250,00
|
10,00
|
tubi alluminio 40x2 (sostegno
amas) Rottamatt
|
kg
|
4
|
2,00
|
8,00
|
telo agricolo verde h1.50
|
ml
|
1
|
3,00
|
3,00
|
telo copriauto blu (vela)
|
n.
|
2
|
7,50
|
15,00
|
occhielli Ø16 |
N.
|
2
|
0,32
|
0,64
|
filo poliestere
|
N.
|
1
|
1,00
|
1,00
|
Stecche |
ml
|
2
|
0,93
|
1,87
|
nastro biadesivo
|
n.
|
1
|
2,00
|
2,00
|
viteria varia
|
tot
|
|
|
6,00
|
ritagli
acc inox e alluminio Rottamatt |
tot
|
|
|
5,00
|
cima Marlow 3mm
(tenditerrazze) |
m
|
10
|
0,57,57
|
5,70
|
cimetta
Ø4mm |
ml
|
5
|
0,30
|
1,50
|
scotta
|
ml
|
8
|
0,60
|
4,80
|
fondo
nitro grigio |
kg
|
0,5
|
8,00
|
4,00
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Totale |
|
|
|
193,50
|
i materiali in rosso sono di recupero (prezzo
stimato)
|
|
|
|
|
E qui ci sono alcune foto della lavorazione e dei particolari
Lo scafo in lavorazione

Sede dell'albero

Gli amas

Bozzellame

Pulegge in lavorazione

Gli agugliotti

Prove di assemblaggio

Il timone

Il vang

Pronta al varo
Commenti finali.
La barca è andata decorosamente bene. Nelle regate di classe non
sono arrivato tra i primi, ma neppure ultimo. I principali problemi
sono stati due: la vela che non rendeva, per via del materiale troppo
leggero che non ha consentito un buon taglio dei ferzi, e quindi una
buona forma della vela, e la mia assoluta inesperienza nella classe e
nella conduzione di un trimarano.
Anche gli amas sono fortemente criticabili, sia per la forma che per il
volume.
Se dovessi oggi rifare la stessa barca, con gli stessi obbiettivi,
distribuirei il budget diversamente.
Costruirei lo scafo in compensato di pioppo, meno costoso, ma che va
benissimo per l’uso. Così risparmierei circa 25 €
Gli amas li rifarei in compensato di pioppo: l’uso dell’espanso
dà qualche piccolo vantaggio di peso, ma notevoli svantaggi
sulla robustezza. Inoltre, tra espanso, tela di vetro e resina, si
spende di più. Così risparmierei un'altra decina di €.
Poi la forma dovrebbe essere più bananata, e con un volume
maggiore.
Il risparmio fatto lo investirei tutto nella vela: la farei in
Lancotex, che pur essendo un materiale analogo (laminato di
polipropilene), si trova in spessore doppio (e quindi di prezzo
doppio), con un sicuro vantaggio sulla stabilità della forma.
Tutto il resto: timone, bozzelli, agugliotti, femminelle,
strozzascotte, attacco boma, va piuttosto bene, con costi assolutamente
irrisori.
In conclusione, quest’anno rifarò gli amas e la vela, e con un
po’ di allenamento spero di piazzarmi più decorosamente nella
classifica diecipiedi