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Ho iniziato tagliando le paratie il cui tracciato è stato prima riportato su cartoncino e poi trasferito sul compensato di Okumè da mm.6. Anche gli altri elementi dello scafo sono stati prima riportati su cartoncino. Un maggior lavoro che ho fatto volentieri convinto di ottenere alla fine più precisione. | ![]() |
Sulle paratie ho ricavato il parziale taglio degli "spigoli" che completerò in un secondo tempo. | ![]() |
La Ruota
di prua va fatta
tra le prime cose in quanto, assieme allo
Specchio di poppa inizieranno a tener assieme i cinque elementi dello
scafo. Rispettando il progetto, la Ruota è stata costruita con compensato marino sempre di Okumè unito in vari strati. |
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Finalmente la barca inizia a prendere forma! | ![]() |
Le difficoltà incontrate nel fissaggio dei due elementi più larghi dello scafo mi aveva leggermente depresso. Altro che filo di rame per il cosidetto "cuci e incolla" . Solo con una serie di lame di metallo (quelle usate generalmente nei mobili) e viti sono riuscito a "domare" lo svergolamento del compensato. |
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Ho chiuso definitivamente lo scafo passando successivamente alla "cordonatura" . In questa operazione ho utilizzato la segatura ( per integrare la resina) ottenuta dai tagli dopo averla finemente setacciata. | ![]() ![]() |
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Ho costruito i rinforzi per la panca chiusa poi con c.m. di Okumè da 8 mm. |
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La costruzione
del "Capobanda" impegna un pochino in quanto una curva è data
dalla flessibilità del listello e l'altra dal preventivo taglio di seghetto. |
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Non ho resistito e ho rinforzato le sponde ( termine tecnico = ? ) con dei piccoli listelli tra le paratie. Mi è stato poi detto che questa mania di robustezza è tipica dei novellini come mè ! |
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La cassa della
deriva è molto grande. La deriva è del tipo " a compasso
". A mio modesto avviso questa ha il difetto didoverla infilare da
sotto la barca con il conseguente non sempre facilissimo sollevamento
della barca. |
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La base dell'albero (scassa ?) è ricavata da un compensato da 15 mm. su due zoccoli in legno. |
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Il timone
è molto particolare in quanto dotato di una specie di "ala"
incollata alla base del medesimo. |
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La prima mano di
colore internamente è stata data dopo due mani di resina
epossidrica. Ho usato smalto all'acqua ritenendo che almeno
internamente non fosse sconsigliato. Ho letto poi recentemente
che il progettista Gabriele d'Alì ha dichiarato di aver usato
questo tipo di smalto anche per lo scafo esterno . In questa foto si può notare " l'ampio cantiere " a disposizione del sottoscritto ! . |
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Una settimana intera per stuccare e carteggiare per poi passare due mani di resina. Evidentemente sono stati fatti troppi "buchi" e poi le stuccature con la resina non scherzano. Ricordarsi per il futuro ! |
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Ho costruito con una tavola di larice e incollato lo skeg. |
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La prima
verniciatura ( color Bianco) con colori Poliuretanici a due componenti
dopo un precedente fondo di preparazione. |
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L'ultima mano in
tinta Blu Cobalto ( parte superiore delle fiancate e la coperta )
con filetto Giallo . |
Il bordo attorno
al pozzetto, in compensato da mm.15, unitamente a panca e
pagliuolo ( spero siano questi i loro termini corretti !) sono gli
unici elementi che ho lasciato a vista e verniciati con varie mani
di trasparente. Mi sono ripromesso che in futuro lascierò in maniera maggiore il legno a vista. E' bellissimo ! |
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L'albero ha richiesto una buona dose di pialla partendo da una sezione quadra ottenuta da quattro listelli incollati assieme in modo da lasciare un vuoto all'interno. | ![]() |
Boma e Picco con relative forcelle. | ![]() |
Soluzione da me adottata (non prevista dal progetto) per l'inserimento della "barra" nel timone in quanto questa passa attraverso una apertura nello specchio di poppa. | ![]() |