Come ti stendo il tri
di Mario Marti
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Un amico che non ha più  tempo per giocare mi ha chiesto di andare all'Elba per raccogliere,  trasportare , rimessare degnamente ( e mettere in vendita ) il suo trimarano di sette metri e venti, un progetto del notissimo Ian Farrier costruito  nell'ottantacinque da un amatore olandese.
Avevo già visto un Farrier in azione sul mare, il 26' dei due uomini dal braccio d'oro: la curiosità di vederlo in azione su strada mi ha spinto ad accettare.
Ingredienti: una macchina in grado di trainare 800 chili, un carrello  monoasse che ne possa trasportare almeno mille, due amici capaci di parlare di barche per una dozzina d'ore di fila.
All'Elba ero pieno di incertezze, il carrello non era in grado, io non ero in grado, non sono mai stato bravo in retromarcia, forse sarebbe piovuto, e come si sarebbe comportata l'assicurazione?
Poi, in fondo ad un campo immenso pieno di relitti, al centro del quale svettavano due tiratissimi Mumm 30, la sagoma inconfondibile di un tri, invitante, bianco come  Marrakesch:  il momento della verità.
Il gruista al quale indicavo   dubbiosamente carrello e  barca , mi sparò un tranquillizzante "un pesa una sega!" e si mise all'opera.
La barca venne posata con la robustissima chiglia sui rulli centrali;  due longheroni laterali, regolabili, vennero messi in posizione e,verificata la centratura, il proprietario ed io attaccammo il lavoro di bassa manovalanza.
Il  trasporto è senza storia: agevole, velocità dai 60 (salita) ai 100,  adeguatezza del rimessaggio. Partito da Forlì alle 8,30 , rientrato alle 17, giusto in tempo per levarmi la grossa curiosità: la verifica -e relativa documentazione-del sistema apri-e-chiudi.
 
La barca staziona in acqua o sul carrello ad ali ripiegate


 
 

L'operatore si poggia sulla traversa di uno scafo e spinge verso il basso (se la barca è in acqua, è questa che esercita una spinta verso l'alto e rende la manovra ancora più efficace

e ripete la manovra con la traversa opposta

Le traverse vengono poi fissate allo scafo centrale con bulloni i cui dadi sono annegati nello scafo stesso.
Il tutto richiede meno di dieci minuti.
Spero che il proprietario ci ripensi, trovi un posto-barca a Cervia e mi consenta così di provare questa barchetta intelligente.
Ma non è tutto qui: a Porto S.Giorgio c'è un  piccolo trimarano cabinato i cui scafi laterali vengono accostati al centrale
ruotandoli  verso poppa. Appena ho un attimo.......
(PS. Appena ho un attimo, vado a prendere le misure del sistema  apri-chiudi, non si sa mai)