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Questo gozzi erano visibili davanti al palazzeto dello sport. I soliti curiosi osservano, chiedono, prendono nota ma non se li comprano perchè non hanno i soldi. | ![]() |
Invece quelli
che hanno i soldi si comprano quelli di Aprea che stavolta ha fatto il
suo stand fuori dal padiglione (forse perchè non
c'entrava). Bella la struttura di copertura che richiama alla
lontana quelle del nuovo padiglione MegaYachts. Forse è un segno
che vuol dire che prima o poi il salone se lo fanno da soli.... |
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A me questo due
motoscafi sono piaciuti molto. Hanno una linea bellissima. Qualche
remora per la colorazione mimetica di quello a destra che però
ha l'indubbio vantaggio di scoraggiare le ispezioni della guardia
costeriera (che ti crede della GdF), della GdF (che ti crede della
Marina) della Marina (che ti crede della Nato) e via così.. Non
so se ti forniscano a richiesta anche una Browning 12,7 che
peraltro farebbe la sua bella figura a prua. (NdR:la Browning 12,7
è una mitragliatrice molto apprezzata) |
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Queste tre
grazie mi sono apparse mentre bighellonavo tra gli stands
dell'elettronica. La foto è mossa perchè mi tremava la
mano. Negli stands dell'elettronica ho visto di tutto, forse
anche troppo. Non sono uno di quelli che preferisce il sestante al GPS,
ci mancherebbe. Non mi piace però la tendenza a trasformare il
carteggio in sala giochi. Il computer potrebbe risolvere questo
problema accentrando le varie funzioni (log, gps, cartografico,
comunicazione, meteo ecc) ma il computer è un aggeggio un
pò delicato e poi bisogna saperlo usare... |
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Molto belle le
linee di questa barca da regata, nitide ed essenziali. |
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Questo Janneau è una di quelle barche piccole che dicono che al salone non ci siano. Invece ci sono. Ma sono poche, costano tutto sommato come una barca grande usata e la gente guarda, chiede e non se le compra. Quelli che hanno pochi soldi e cercano la prima barca vanno sui soliti Pivieri, Bisso, Tucano ecc ogni anno più vecchi ma confortevoli e rifiniti, i figli del boom della nautica degli anni settanta. Quelle di oggi, per tenere i costi entro limiti accettabili debbono proporre degli interni "spartani". Ho virgolettato perchè dire spartani è un pò ottimistico e se non ci credete guardate la foto fatta dall'oblò. Tutto lì. | ![]() |
Questo Laserone
"Cube" non ricordo di averlo già visto gli altri anni, credo sia
una novità. Bello e ben organizzato farebbe la felicità
di qualche circolo se non fosse che costa come un fuoristrada. |
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-"Oddio, e
questo che è?"- E' un gommone che si sta darwinianamente
evolvendo a missile. Prima i motori a razzo, adesso ha conquistato la
posizione eretta. Manca ancora poco a superare la velocità
critica ma non disperate: cari smanettoni, in futuro, voi, vostra
moglie e figlioletta stronza potrete andare a farvi il bagnetto
nel mare della tranquillità, sulla luna, con nostro supremo
gaudio giacchè saremo rimasti incontrastati padroni del nostro
lurido mare, cui siamo molto affezionati. E poi chi più spende, meno spende: questa posizione in porto è la più economica! |
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Anche questa non
è una novità, l'avevo già vista. La pubblico
volentieri non con la didascalia." non fatevi venire strane idee" |
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L'irriducibile
cantiere Ernesto Riva che fabbrica barche per passione (cui ci sentiamo
molto vicini). |
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Tra le barche
diciamo "grandicelle" ci è piaciuta molto il Rimar 31,
anche questa non è una novità. Ci siamo messi l'elegante
copriscarpa
stagno (non vi spiego perchè sia meglio il tipo "stagno",
capitelo da
voi) e siamo saliti a dare un'occhiata. Bello ed funzionale il locale
bagno subito a a sinistra della discesa anche se si avrei aggiunto un
armadio cerate. Se realizzate un bagno sulla vostra barca, cercate di
farlo come questo. |
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-"Dio che
orrore!"- esclamo colpito dall'ignobile roll-bar di questo Hunter.
Solita figuraccia in linea con la migliore tradizione: a fianco a
me c'era l'importatore. Lo capisco, lui ci ha famiglia.. Ma a me
il trasto della randa lassù fa ribbrezzo. Capisco anche Hunter, la gente gli chiede pozzetti liberi e godibili e lui risponde così. Posso andare avanti con altre dieci/quindici valide giustificazioni a questo scandalo ma A ME il roll-bar continua a farMI schifo. |
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Cristina
è rimasta scandalizzata invece dal pozzetto di questo piccolo
Beneteau. -"Manca il trasto!" Si lo so che questo non è un
Optimist ma un 25' ma del resto se l'alternativa è il famigerato
roll- bar allora mandiamo a morire il trasto con cuore leggero.
Scrivo questo ma confesso che a me il trasto non dà tutto questo
fastidio e poi il mio sta proprio al centro del pozzetto e ci
sbatto le ginocchia almeno una volta ogni venti minuti. A
proposito... bello questo Beneteau 25', anche se anche lui costa come
una bella barca di 10m usata poco... |
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Passeggiamo
lungo la banchina, da sopra e sbirciamo alcuni Mega-yachts cercando di
darci un contegno e mantere l'espressione di sussiego d'ordinanza
piuttosto che sbavare a bocca aperta come ci verrebbe naturale.
Fotografo questo con il letto di Clopatra tanto a Voi non
capiterà mai di vederlo perchè con i vostri miseri gusci
state tre metri più in basso. |
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Pare che Olin
Stephens interrogato da un cronista sul perchè facesse le poppe
tagliate oblique (verso il basso) abbia risposto una cosa del tipo:
-"per sfruttare in regata l'effetto delle gocce di pioggia".
Chiaramente è una boutade. Se me lo avessero chiesto A ME
avrei risposto più causticamente e meno diplomaticamente -
"perchè tagliate oblique verso l'alto sembrano le prue dei mezzi
dello sbarco in Normandia". Del resto questo Beneteau 50' mi pare lo
costruiscano proprio da quelle parti, forse è una citazione (?).
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Sotto il ponte
che sovrasta la seconda darsena e che porta alla zona shopping mi
appare questa deliziosa barca. Scendo a vedere a scopro trattarsi del
Bad 27', campione italiano minialtura. Progetto Inzerillo &
Albeggiani, costruito in provincia di Palermo spicca per la sua
essenzialità e sobrietà. Bella barca davvero. Ci sarebbe
dovuta essere la fila dei visitatori invece c'ero solo io. Gentilissimo
il suo presentatore (collaboratore alla costruzione ma non alle regate)
mi fornisce ampie spiegazioni. Ne hanno già costruiti 5.
Comprendo che portare la loro barca a Genova è stato un bel
sacrificio. Gli auguro ogni bene: è una bella barca. |
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Il Bad 27'
merita altre due foto. Chiaramente è una barca da regata.
Soffermatevi a osservare la pulizia e razionalità dei circuiti
in pozzetto: paterazzo, trasto e randa rinviati a prua del timoniere.
Bella disposizione, semplice ed efficiente. La costruisce il Cantiere
Nautico di Michere Ferrara a Termini Imerese. |
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Se adesso avete
visto una bella barca adesso ne vedrete una meno bella. Forse comoda,
con il prezzo interessante e ben rifinita ma, mi dispiace, bella no.
Diciamo " un pò sgraziata.." Del resto chiedere l'altezza in
cabina per una 26' significa per forza avere un bordo inguardabile
(anche se ben mascherato) e una tuga sformata. E' un Dolphin, la
fabbricano in Polonia e viene distribuita dalla Comar (quella dei
Comet). C'è n'è una anche un pò più grande,
meno sgraziata. Il prezzo è interessante se non altro per le
rifiniture e dotazioni. Siamo sempre nell'ambito di prezzo di una barca
usata più grande per cui chi se la compra la fa per sentire il
famoso "odore di nuovo". Anche di questa ce ne dovrebbero essere
migliaia nei porti italiano invece mi pare non sia così. Rimarco
tutto questo per la famosa polemica con i "piagnoni", quelli che "non
si costruiscono più le barche piccole.." |
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Chi ha detto che
le barche grandi sono anche belle? Guardate questa a sinistra. Non
sembra ma è una barca a vela. Riesce a coniugare sapientemente i
peggiori aspetti delle barche a vela e i peggiori delle barche a
motore. Bel colpo! Quella a destra invece è costruita in lega. Sarà praticissima, molto marina. ma, accidenti, che brutti spigoli. Siamo sicuri che non si poteva fare di meglio? O forse il progettista ha deliberatamente cercato di conferile un aspetto da piattaforma petrolifera? Mah... |
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Ecco dov'erano
tutti...invece di fare la fila al Bad 27' stanno tutti a ordinare
Mega-yachts da due milioni in su. C'è anche l'aperitivo! |
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Foto della serie
"non vi fate venire strane idee". |
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Questa foto
viene dagli stands degli accessori. Si tratta di una gruetta per alare
il tenderino di uno di quei mega-cosi. Costa - solo lei - due volte
casa vostra. |
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Tramortiti dalla
puzza infernale giriamo tra gli stands del padiglione
"aggregato". Il padiglione è un pò meno organizzato
degli altri e le barche stanno un pò ammassate. O si tratta di
ritardatari o di gente che ha pagato di meno. Stiamo per andare
via per non svenire quando appare un piccolo stand con tre
gozzetti. Tre persone sedute tra le barche chiacchierano tra di
loro. Scusandomi chiedo permesso per andare a vedere una barca che mi
ha attratto. " Scusi Lei, che noi qui si fa tutto fuori che vendere le
barche" in puro dialetto genovese. La barca che mi ha attratto
è un bel gozzo, scafo in vetroresina e ponte e falchetta in
legno. Veramente ben costruito. Piccolo, sobrio, linea elegante, ben
rifinito e signorile ma senza fronzoli . Genovese anche nel
"carattere". Il costruttore, Picasso, mi dice che le fanno lì,
indicando il porto. Hanno preso lo scafo di vetroresina di una gozzo
che hanno in produzione e l'hanno pontato costruendo i bagli in legno,
compensato marino e tredici millimetri di teak. Lo motorizzano di
solito con un diciassette cavalli. Dice: -"certo costa un bel
pò, ma è costruito bene!" sempre con quella bella cadenza
genovese. Lo comprerei se non altro per il costruttore. Bella gente. |
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