"ACHELON"
Una idea di vela 



di Mario Marti + L. Scarnicchia 
Ver.1 - 10/2001
uncopyright

piccolo aggiornamento
 
 
 
Tutto nasce con la "sfida dei pezzenti". CastAway è il prototipo di L.Scarnicchia : si tratta di un catamarano pieghevole di 2,40m realizzato in folgi di polipropilene e telone "agricolo". La vela che monta è una specie di "chela di granchio/Vela Latina con Boma" con la particolarità di  poter passare da un mura all'altra passando sopra l'albero al quale è impernata.
La vela è un esperimento ed è stata realizzata con la consueta povertà di mezzi. Le "antenne sono due profilati di allumino di 3,40m e la vela è un telo agricolo di polietilene imbastito con nastro adesivo (tipo americano-telato). La superfice velica è di circa 3.5mq. L'esperimento si prefiggeva di  realizzare una vela con centro velico in posizione centrale - praticamente coincidente con l'albero- e senza stralli non potendo la struttura del catamarano essere sottoposta a tensioni. L'albero è fissato sul trampolino (che è una struttura rigida) e cosi il bozzello di scotta e il caricabasso. I due scafi sono elasticamente collegati al trampolino.
Il giorno di sabato a Sestri  il CastAway  è andato per un pò al traverso ed in lasco. In fase di  abbattuta però si è  rotto un supporto del timone e la prova si è conclusa.

Il giorno successivo la prova è stata ripresa ma non si sono avuti risultati tangibili per mancanza di ventoin relazione alla modesta superficie velica.
Mario Marti si è arditamente offerto  di testare la vela montandola sullo scafo del suo Moth. Ecco di seguito immagini e commenti dell'audace collaudatore Mario Marti
 

carina da vedere, le manovre sembrano ben disposte, è ben visibile la mura prodiera rinviata ad un cam cleat vicino all'albero
qui metto in evidenza la discordia tra centro velico e centro di deriva, ma sono ottimista

nonostante i miei tentativi, sempre più sconclusionati, la barca non vuole saperne di uscire e manifesta un'invincibile tendenza al rientro (come il mio cane quando piove)
 

Da una mail di Mario : "Durante le prove a terra avevo notato che centro velico e centro di deriva non si parlavano, ma la prova in mare è stata molto peggio. Alla difficoltà  intrinseca nelle forme della barca si è aggiunta l'impossibilità di governo determinata dal cv troppo avanzato. Niente bolina, niente virata. Ma di poppa........ Una volta centrata la vela sull'albero, murata bassa la parte prodiera della vela ed alzata la balumina, andavo molto equilibrato e senza alcuno sbandamento. Domani, tempo permettendo, si ripete. Ho bisogno di  appruare notevolmente la traversa."

Non c'è storia: appoppato il CV avanzando notevolmente la barra trasversale- che ora fuoriesce visibilmente dal perimetro della vela-, dopo alcune timide prove e nonostante la brezza tipo Sestri, anzi più leggera, e la scarsa metratura della chela- la barca va: vira, stramba, orza e puggia con grande delicatezza. Ma è soprattutto la stabilità a tarre un grosso giovamento: l'australiana, assai più cattiva di Peyronie, si è quasi trasformata in un Flying junior.
Molto soddisfatto. Accantonerò la vela di Gigis, che mi ha detto molto, e ragionerò sulla definitiva  appena avrò un po' di tempo


A breve, cercheremo di tornarci sopra seguendo queste linee guida:
- guardare a Achelon come ad una vela latina riguardo alla conformazione del profilo
- aumentare la superficie velica ampliando l'angolo
- per efficienza aerodinamica (quindi upwind) pensiamo sia migliore la posizione ad antenna inferiore parallela al piano (trattandola da boma)

Nel frattempo sono benvenuti suggerimenti ed indicazioni al riguardo. a Mario marios-bar@libero.it  o a Luigi  studioscr@iol.it


un piccolo aggiornamento
 

Insomma.... è un po' difficile da spiegare.... ma le cose vanno più o meno così: uno sciamannato si fa venire qualche idea balzana in testa.. un'altro ci si impegna un po' ..ma poco..poi arrivano altri..finisce che la vela ACHELON va in galleria del vento all'Università di Monaco di Baviera.
Gli studi non sono ancora pubblicati e quindi il materiale che potete vedere è un'anteprima, anzi, un'anteprimissima..
 
 

un proa che fila come un missile con una vela simile all'achelon

la vela Achelon al test aerodinamico in galleria del vento

e un'anteprima dei risultati

Vorrei attirare la Vostra attenzione sul fatto che ci lascia assai sbalorditi....
tra un'ala di un'airbus e un'ogiva di un' Arianne qualcuno ha inserito una vela  Achelon...

Infatti, come potrete intuire, non è che uno va a fare un test in galleria del vento dell'Università di Monaco  così come va' a prendere un gelato al porto...
Speriamo di avere qualche informazione più approfondita a breve... Nel frattempo l'ing. Othmar Karschulin ha promesso un resoconto con dovizia di particolari in forma di conferenza informale che si svolgerà nell'ambito del raduno di Fano (17-18 maggio 2003) e precisamente durante/dopo la cena del Sabato sera.