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Tutto nasce con la "sfida dei pezzenti". CastAway è il prototipo di L.Scarnicchia : si tratta di un catamarano pieghevole di 2,40m realizzato in folgi di polipropilene e telone "agricolo". La vela che monta è una specie di "chela di granchio/Vela Latina con Boma" con la particolarità di poter passare da un mura all'altra passando sopra l'albero al quale è impernata. | ![]() |
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La vela è un esperimento
ed è stata realizzata con la consueta povertà di mezzi. Le
"antenne sono due profilati di allumino di 3,40m e la vela è un
telo agricolo di polietilene imbastito con nastro adesivo (tipo americano-telato).
La superfice velica è di circa 3.5mq. L'esperimento si prefiggeva
di realizzare una vela con centro velico in posizione centrale -
praticamente coincidente con l'albero- e senza stralli non potendo la struttura
del catamarano essere sottoposta a tensioni. L'albero è fissato
sul trampolino (che è una struttura rigida) e cosi il bozzello di
scotta e il caricabasso. I due scafi sono elasticamente collegati al trampolino.
Il giorno di sabato a Sestri il CastAway è andato per un pò al traverso ed in lasco. In fase di abbattuta però si è rotto un supporto del timone e la prova si è conclusa. |
Il giorno successivo la prova è
stata ripresa ma non si sono avuti risultati tangibili per mancanza di
ventoin relazione alla modesta superficie velica.
Mario Marti si è arditamente
offerto di testare la vela montandola sullo scafo del suo Moth. Ecco
di seguito immagini e commenti dell'audace collaudatore Mario Marti
carina da vedere, le manovre sembrano ben disposte, è ben visibile la mura prodiera rinviata ad un cam cleat vicino all'albero | ![]() |
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qui metto in evidenza la discordia tra centro velico e centro di deriva, ma sono ottimista | ![]() |
nonostante i miei tentativi, sempre più sconclusionati, la barca non vuole saperne di uscire e manifesta un'invincibile tendenza al rientro (come il mio cane quando piove) Da una mail di Mario : "Durante le prove a terra avevo notato che centro velico e centro di deriva non si parlavano, ma la prova in mare è stata molto peggio. Alla difficoltà intrinseca nelle forme della barca si è aggiunta l'impossibilità di governo determinata dal cv troppo avanzato. Niente bolina, niente virata. Ma di poppa........ Una volta centrata la vela sull'albero, murata bassa la parte prodiera della vela ed alzata la balumina, andavo molto equilibrato e senza alcuno sbandamento. Domani, tempo permettendo, si ripete. Ho bisogno di appruare notevolmente la traversa." |
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Non c'è storia: appoppato il CV avanzando notevolmente la barra trasversale- che ora fuoriesce visibilmente dal perimetro della vela-, dopo alcune timide prove e nonostante la brezza tipo Sestri, anzi più leggera, e la scarsa metratura della chela- la barca va: vira, stramba, orza e puggia con grande delicatezza. Ma è soprattutto la stabilità a tarre un grosso giovamento: l'australiana, assai più cattiva di Peyronie, si è quasi trasformata in un Flying junior. | ![]() |
Molto soddisfatto. Accantonerò la vela di Gigis, che mi ha detto molto, e ragionerò sulla definitiva appena avrò un po' di tempo | ![]() |
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Nel frattempo sono benvenuti suggerimenti ed indicazioni al riguardo. a Mario marios-bar@libero.it o a Luigi studioscr@iol.it
Insomma.... è un po' difficile
da spiegare.... ma le cose vanno più o meno così: uno sciamannato
si fa venire qualche idea balzana in testa.. un'altro ci si impegna un
po' ..ma poco..poi arrivano altri..finisce che la vela ACHELON va in galleria
del vento all'Università di Monaco di Baviera.
Gli studi non sono ancora pubblicati
e quindi il materiale che potete vedere è un'anteprima, anzi, un'anteprimissima..
un proa che fila come un missile con una vela simile all'achelon
la vela Achelon al test aerodinamico in galleria del vento
e un'anteprima dei risultati
Vorrei attirare la Vostra attenzione
sul fatto che ci lascia assai sbalorditi....
tra un'ala di un'airbus e un'ogiva
di un' Arianne qualcuno ha inserito una vela Achelon...
Infatti, come potrete intuire, non
è che uno va a fare un test in galleria del vento dell'Università
di Monaco così come va' a prendere un gelato al porto...
Speriamo di avere qualche informazione
più approfondita a breve... Nel frattempo l'ing. Othmar Karschulin
ha promesso un resoconto con dovizia di particolari in forma di conferenza
informale che si svolgerà nell'ambito del raduno di Fano (17-18
maggio 2003) e precisamente durante/dopo la cena del Sabato sera.