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Perle bianche e perle nere
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Questa rubrichetta è una piccola galleria di immagini e commenti su barche carpite quà e là. Ci metteremo una barca che ci è piaciuta e anche quella che invece ha suscitato qualche dubbio. Nessuno di offenda, per favore! I commenti sono a fin di bene e se qualcuno si dovesse risentire per essere considerato un pasticcione sappia fin d'ora che chi scrive è la persona più adatta ad aprire la parata dei pasticciccioni e degli arruffoni e nella sua ormai pluriennale attività di autocostruttore ha più volte ottunuto la nomination per l' Oscar alla  peggiore realizzazione, anche in campo non nautico.
Può succedere (è frequentissimo) che mentre costruite la vostra deliziosa barchetta vi venga a trovare una splendida e famelica pin-up. Se durante l'amplesso lei si dovesse  appoggiare sulla coperta appena resinata lasciando l'  impronta delle sue grazie, beh cari ragazzi, quella sbavatura di resina che a voi susciterà piacevoli ricordi purtroppo agli occhi di un osservatore sarà sempre e solo una sbavatura di resina. E non pensate che mostrare il calendario della Vostra concubina possa valere come scusa. Le barche fatele bene! Quindi, dopo il memorabile incontro con la donzella di cui sopra, invece di accendervi una sigaretta prendete la carta vetrata e rimediate al danno.
Come tutte le altre rubriche sel nostro sito , anche questa è a disposizione dei contributi di tutti - per collaborare scrivere al webmaster



 
Perle Bianche e perle nere al Marina di Porto S.Giorgio 
corrispondenza di Mario Marti
Porto S.Giorgio - 8 Dicembre 2002
Mentre si bighellonava  nella speranza di essere raggiunti da Pietrobas prima dell'inevitabile  congelamento dovuto alla situazione meteo, siamo stati colpiti  dal cancello, aperto, di un cantiere che si affaccia sul Marina di Porto S.Giorgio. Dopo aver guardato cautamente in giro ed esserci reciprocamente invitati a passare per primi, siamo riusciti a passare assieme -nonostante che il Webmaster sia leggermente ingrassato- e siamo precipitati in un mondo diverso.
Molte barche- le più interessanti le abbiamo fotografate affinchè i posteri sappiano- soffrivano di  malformazioni di origine probabilmente reumatica, o erano state fatte oggetto di abbellimento e migliorie da parte dei costruttori.
Una, che mi permetto di commentare  più ampiamente,  è riuscita  ad avere entrambe le cose. 
 
L'andamento degli spigoli denuncia chiaramente una sindrome di Peyronie- già nota ai lettori del "Cantierino"- in stadio avanzato.
L'a piombo della barca è  comunque mantenuto dal mezzo marinaio appeso al mascone prodiero di dritta. 
Sopra la tuga, in posizione panoramica, è stata ricavata una colombaia destinata ad alloggiare alcuni piccioni viaggiatori. Il progettista ritiene che, in caso di tilt di VHF e cellulari, sempre possibile, il piccione possa essere vantaggiosamente utilizzato per dire alla moglie di buttare la pasta.

 
L'albero è stato dotato, come nelle migliori tradizioni baleniere, di gradini per consentire l'avvistamento di cetacei in Adriatico.

 
Questo cutterone,invece, ha visto i primi passi di Sandokan....

E dopo una vita intensa e avventurosa, come dimostra il suo fasciame, si è ritirato a Porto S.Giorgio sotto falso nome  per vivere  gli ultimi anni in tranquillità.
 


 
 
 
E qui, confesso, siamo rimasti pensierosi.
Le nostre nozioni  ruotavano ancora attorno a: derive mobili, imbarcazioni a chiglia, imbarcazioni bichiglia, queste ultime rigorosamente in Gran Bretagna e Germania..
Mai avremmo immaginato  una barca -a tre chiglie- in Italia, e ho dovuto  documentarne l'esistenza con alcune foto per non restare nel dubbio il giorno dopo.
Ps: a terra a poppa, poco più avanti del timone, c'è un grosso buco: che sia  stato fatto per permettere la collocazione di una quarta chiglia? Mah!
Mentre così riflettevamo sui pericoli che corrono le barche al giorno d'oggi, sono accadute due cose che ci hanno consentito di guardare al futuro  con maggior fiducia: l'arrivo di Pietrobas- il che ci ha salvato dal congelamento- e l'impatto con la perla bianca di Porto S.Giorgio.
 
Si tratta di un'elegantissima barchetta a chiglia lunga, sui 7/8 metri, due tonellate il 50% delle quali presumibilmente in chiglia, appena uscita da un refitting completo che ne evidenzia lo splendore.

 
Molto apprezzate le perfette fughe sulla coperta in teak,l'inusuale passo d'uomo il cui aspetto mi sembra proprio delle barche tedesche, la luminosa dog-house a poppa dell'albero. 

 
Ben visibile il tambuccio scorrevole, alle spalle del quale il piccolo pozzetto è riparato dal paraonde circolare.

 
Evidente la cura posta dal cantiere nel trattare i legni.

 
Il paraonde, robusto e bello, fa da spalla al winch in bronzo.

 
Altra finezza, la falchetta  aperta a poppa che consente alla cima d'ormeggio di dare volta alla galloccia in bronzo e teak, mentre tra questa ed il paraonde c'e un bozzello in tufnol con mordiscotte per la scotta spi.
Ciao a tutti Mario Marti

 
Il bompressino retraibile con il paranco che mette in forza il controvento

 
Ohibò?!

Un piattaforma petrolifera a vela?


 
Bellissima questa possente carena, impeccabilmente restaurata...una barca marina e abitabile che darà grandi soddisfazioni ai suoi passeggeri

 
Questa invece é una scoperta fatta a Bocca di Magra. Uno sta lì per i fatti suoi e si mette a passeggiare tra le ortiche e le barche quando gli cade l'occhio su qualcosa di strano. Allora si volta e vede una barca sporca assai ma tutto sommato piacevole nell'aspetto. Strano.. cosa avrà attirato la mia attenzione a livello subcosciente?
La PINNA!
Cosa avrà ispirato il progettista di questa soluzione? mumble mumble...
Mario:-"il cappuccetto della penna Bic!"

Poi passa uno.;-"scusi é sua?"- -"Nnnnno! stai li da parecchio..da prima che venissi io, quindi almeno sei anni.."

Peccato, una barca con una linea picevole... magari si riesce a ridarle un assetto senza quell'obbobrio


 
Foto fatte in Grecia, tra un porticciolo nei dintorni di Salonicco e un campeggio un pò più in là.
 
Questo è il massimo consentito riguardo alla località.(Top secret)

Il rimorchiatore è di uno scrittore tedesco,che gira il mondo scrivendo libri e vendendo quadri o/e è ricco di suo (Bona l'urtima). Da un dialogo in inglese molto maccheronico, pare che abbia trucidato personalmente la barca per diminuire il rollio e far posto alla numerosa famigliola, moglie, due figlie, due cani, due gatti.



 

Il quadro strumenti modello standard è di un gozzo da pesca appena restaurato lì sulla spiaggia, però forse pure i pescatori nostri non saranno da meno.

 
Il supergommone inaffondabile invece risulta di proprietà del campeggio lì vicino, non so, forse ci vanno a pesca (Non scherzo, quest'anno ho visto cose peggiori, purtroppo non fotografate!).

 

 
lo so come commento Non è un gran che, vedi tù, se vuoi pubblicale altrimenti amen, in compenso
alla prossima ti mando alcune foto TUE proprio Tue e della tua barca,mò è troppo tardi e vado  a dormì.
Ciao
Marco




Ciao Luigi, anche se non ci vediamo da molto tempo, spero che accetterai un pensierino per rivitalizzare un pò la simpatica rubrichetta del "nostro" sito, le  immagini che allego (da prima pagina) pescate nel  mio solito giretto ellenico. Credevo ormai di averle viste quasi tutte.. ma questa!?


Redazione: sappiamo che Marco non ci rivelerà mai - neanche sotto tortura -  dove trova queste perle rare. E' comprensibile..

ps:
avevo pensato ad un meccanismo informatico sofisticato del tipo "prima di aprire queste immagini dovete  inviate alla redazione una posta elettronica certificata contenente una liberatoria da ogni eventuale responsabilità derivante da ogni eventuale parto della Vostra fantasia scatenata dalla visione delle predette immagini
A parte le difficoltù informatiche c'è anche l'aspetto legale della sottoscrizione che è abbastanza complicato e di valore discutibile.
Lo so che  pubblicandole mi  prendo una bella responsabilità....  speriamo bene.
Quindi: per favore, non vi fate venire strane idee!

pps
Ai miei tempi (anni '70) c'era una serie, se ricordo bene U.F.O. ... c'entra qualcosa?