*
10' - Il Raduno di Villa Pizzo
di Walter D'Auria
----------------------

10 piedi, tante barche e un po’ di vento...Domenica ... maggio sono stato "precettato" dal circolo a cui sono tesserato da un paio d’anni, il Circolo di Moltrasio. 

Il Loris, il presidente, mi ha detto che c’erano barche "strane", un po’ corte per lui abituato agli 8 metri dei "libera" o a vedersi sfrecciare davanti gli Asso99. Addirittura "autocostruite", molte! Ma chi sono sti "grulli", per dirla alla toscana? 


 

Ma il Loris è un buono di cuore e dunque mi dice che potrebbero avere bisogno di noi. Aggiunge poi una (per lui) strana sigla: 10piedi!

La classe è strana per lui, ma non per me! Li seguo, almeno col pensiero, da parecchio tempo e so che lì dietro si nascondono teste fini e caparbie, in grado di ottenere, senza vasche né computer, scafi a vela che filano come schegge e che, messi alla prova, potrebbero resistere ad un fortunale.....
 
Costruttori dilettanti che potrebbero competere con illustri cantieri, architetti in erba le cui creature non solo stanno ben dritte ( è un chiaro riferimento a un fatto personale, poiché un mio vicino di casa dubitava che il mio cabinato autocostruito potesse stare dritto in acqua) ma navigano e bene.

 

Contentissimo di poter essere loro utile, ho voluto cogliere l’occasione per scattare qualche foto.
 

Vestito da palombaro (ero l’unico con la salopette, ma ho dovuto indossarla per pulire il gommone), ho aiutato Loris a posizionare due boe: il percorso previsto sarebbe stato un bastone, ripetuto enne volte. Poi, finalmente, l’incontro! 


Eccole le barche, gli scafi più diversi: un trimarano fatto di materiali di recupero, essenzialmente due surf; un proa con le terrazze, risultato poi efficientissimo; il solito catamarano D’Alì con i bozzelli... stampati in casa;
 e finalmente lui, anzi LUI, il Lodigiani, con la sua ultima creatura, un parallelepipedo con il fondo incurvato in senso longitudinale, una vela in dacron e tanta, tanta efficienza!
Attorno, una deriva a spigolo, dalla randa "cattiva" a coltello, un’immagine più aeronautica che altro, però piuttosto magrina. Poi altri scafi tradizionali, con armi altrettanto retro’, armi portoghesi e cat; insomma una festa prima, durante e dopo, dai mille colori.

 
 
I diecipiedisti si sono affrontati, si sono sfidati e si sono divertiti, con quel poco di vento che c’era, ma si sa, in quel punto del lago o ci sono 40 nodi o oppure il vento è debole; tuttavia nessuno si è lamentato e tutti hanno mostrato l’equilibrio e la classe che li definisce, accettando il limite del proprio mezzo. 
Insomma tutti insieme per una grande festa, che poi è continuata nei locali di Villa Pizzo, dove tutto era pronto prima per il ristoro e poi per la premiazione dei vincitori, si, vincitori, perché oltre al legittimo vincitore della regata (il Prina che tutti conoscono), si è fatto il nome del vincitore del concorso di progettazione, un certo Gigis che tutti altrettanto conoscono!

Voi scatenati regatanti sui bolidi da 10 metri, appesi ai vostri trapezi, e voi, "liberisti" della domenica, con le vele che virano dal bianco al trasparente e ora al nero; e voialtri, progettisti di astronavi in grado di fare 650 miglia in un giorno, piuttosto che insultarvi sui campi di regata, venite ad affrontare gli autocostruttori, selfdesigner ipercreativi diecipiedisti; forse, in quanto ad equilibrio, potreste avere non poco da imparare!

Alla prossima!

Walter

Notizie tecniche: la regata si è svolta in situazione favorevole, con tempo incerto, variabile e l’approssimarsi di molti nuvoloni neri; tuttavia, salvo richiamare tutti all’obbligatiorietà, ma anche convenienza dell’indossare il giubbetto, non ci sono stati momenti di particolare tensione.Ma a quando la prova in acque un po’ agitate?

Grazie a tutti gli intervenuti!

...qualche foto...