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[traduzione di M.Marti]
Se dovessi descrivere Othmar
Karschulin con tre aggettivi, direi: giovane, dinamico, anticonvenzionale.
In realtà non è più giovanissimo, ma appartiene
a quella categoria di persone il cui dinamismo permette di non percepire
l'età in tempo reale.
Lo ho conosciuto un anno fa, andando a caccia di links relativi ai multiscafi, che sono la mia passione. Grazie ad un intelligente motore di ricerca caddi su due siti ricchissimi di informazioni, fotografie ( e stimoli) su trimarani, catamarani e proa : Multihull.de e Michael Scacht's proa file. Webmaster del primo è, appunto, Othmar Karschulin, progettista di poliscafi da quattro a dodici metri, con una spiccata predilezione per i proa. Io avevo appena messo le mani su di un vecchio proa della Conaver di Biassono, scafi a v, armo a cat, un cui esemplare avevo visto navigare in una prova comparativa sul lago di Garda nel ''75. La barca mi era piaciuta per la sua originalità e per i richiami culturali impliciti ( che consentirono al costruttore di venderne migliaia ai clubs tipo Mediterrané); ora una, quasi completa, giaceva assieme ad altri relitti nel cortile posteriore del mio Circolo. Me la facevo dare in comodato e con poca fatica e poca spesa la risistemavo. (La miccia era accesa.) Ora entra in ballo Karschulin col quale corrispondevo cercando di capire perchè i veri proa non virino e a quale diavolo di scopo siano stati creati; costui, nel tentativo di dare organicità ai miei sforzi cognitivi e di indirizzarli praticamente mi regalava un proa di 4 metri in Airex ed epoxy, disarmato, utilizzato per prove e poi abbandonato nel campicello del cantierista suo collaboratore, Phil Young, un inglese naturalizzato. Così: andavo a Monaco,
conoscevo direttamente il Nostro, in una tempesta di neve ci recavamo
nei pressi di Norimberga, in mezzo ai campi e alle stalle modello, dove
sta il cantiere di Phil. Mi chiedevo, che cosa ci fa un cantiere
in mezzo alle mucche? Poi Othmar mi spiegava che la zona è ricchissima
di laghi piccoli e medi, e tutti vogliono poliscafi piccoli e medi (una
simpatica locale mania teutonica) e Phil lavora e vive tranquillo nella
sua casa stile tirolese.
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Il P3 di Othmar Karschulin
Questi sono alcuni pensieri per costruire
un proa semplice ed economico per la classe 10'.
Lo scafo principale (Vaka) ha il
fondo piatto come un dory per sopportare la portanza della vela a Chela
di Granchio in condizioni di alta velocità.
Il corpo dello scafo principale
è molto largo per fornire l'adeguato galleggiamento per barca e
skipper. Il comportamento sarà un pò simile a quello di una
tavola da surf.
Tuttavia la seduta per il marinaio
è resa confortevole dal piccolo pozzetto per i suoi piedi.
Lo scafetto conferisce solo circa
30-40Kg sul suo braccio di leva fintanto esso è sommerso. L'intero
dislocamento dovrebbe essere a 130-140kg. Il coefficiente prismatico è
0,65.
La superficie velica con circa 6,0
metri quadrati corrisponte all'incirca a 8-9 metri quadrati di una attrezzatura
classica bermuda. La chela di granchio corre su un circuito che è
fissato sul bompresso e sulle traverse. E' possibile un'alternativa attrezzatura
Dierking/Gibbons allo stesso modo com'è utilizzata sul P5. La Chela
di Granchio può avere dei vantaggi nelle andature al traverso, la
Gibbons può avere un migliore comportamento nello stringere il vento
e ha una maggiore facilità di manovra in fase di cambiamento di
direzione. Per tutti quelli che non sono molto pratici di queste attrezzature
si possono vedere degli esempi
animati di cambio di direzione
Di seguito offro alcuni disegni per
tutti le persone interessate, abbastanza pazzi da costruire una simile
barca per partecipare a regate di 10'.
State pur sicuri che niente
di questo è perfetto e definitivo e che tutte le misure devono essere
prese e controllate con cura.
In ogni caso è richiesta
molta creatività per l'esecuzione dei dettagli. Prego, date un'occhata
ai COMMENTI alla fine di questa pagina.
Vista generale in Pianta
Tavola del taglio dei pannelli
Vaka - Vista laterale e sezioni
Ama - Vista laterale e sezioni
Particolare del bompresso
Particolare deriva e attacco elastico dell'albero
Dettaglio dell'attrezzatura a Chela di Granchio
Dettaglio dell'attrezzatura Gibbons
Per ulteriori informazioni sulla
"Grande Sorella" del P3 vedi la descrizione del P5,
proa di 5 m.
Infine cercherò di rispondere
a tutte le domande che vorrete rivolgermi (in tedesco o inglese).
karschulin@multihull.de
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