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Il varo della barca è stata una esperienza entusiasmante. Essendo la mia
prima (speriamo non l'ultima) barca, l'emozione è stata tanto forte che
a stento mi ricordo cosa è successo e se non ci fossero le foto a testimonianza
dell'evento, difficilmente potrei raccontarlo.
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E' arrivato il momento della verità, la barca è sullo scivolo per essere
messa in acqua per la prima volta. Anche se sono sicuro della bontà dello scafo e della conseguente galleggiabilità, ho comunque delle preoccupazioni riguardo la linea di galleggiamento (avendo apportato delle modifiche) e della stabilità (avendo autocostruito l'albero). Non resta che provare per togliersi tutti i dubbi! |
Ormai ci siamo, si sciolgono le corde di ritenuta. | Gli amici che scherzano su ogni cosa, "E' lui il responsabile!" | Galleggia! Ispeziono il perno della deriva: non fa acqua! |
Sono soddisfatto, tutto come speravo, anche con il plauso di mia
moglie che fino a quel giorno era sempre abbastanza scettica. La barca è perfettamente equilibrata sulla sua linea di galleggiamento prevista, la deriva non fa acqua, pesca pochissimo, senza armamento saranno meno di 15 cm! Non resta che armarla e provare... sul campo le sue possibilità. |
Montare l'albero risulta subito abbastanza complicato, riuscire ad infilare i due perni a piede d'albero attraverso le aperture del gavone di prua è molto scomodo. Dovrò inventarmi qualcosa per semplificare. | Armare l'albero da solo, eventualmente, sarebbe impossibile, bisogna tenerlo fermo sulla staffa di acciaio inox posta sul fondo dello scafo ed inserire due perni nei fori. | Il fiocco, utilizzando l'avvolgifiocco, è montato insieme all'albero, fissato in alto ad una girella e in basso all'avvolgifiocco, la sua ralinga è parallela allo strallo d'acciao. |
Montate le sartie provo l'avvolgifiocco: funziona ma non in maniera perfetta, la girella in alto, sotto la tensione dello strallo, non segue la rotazione in maniera agevole, non è adatta allo scopo, altra modifica da fare! | E' la volta della randa, prima l'inferitura sul boma, poi... accidenti! Abbiamo dimenticato una cosa.... | ...la drizza per la randa, da passare nel bozzello in testa d'albero! Per fortuna che lo scivolo è sotto un terrazzo, dal quale si riesce a montare la drizza. |
Solo guardando le foto mi sono accorto del... pubblico che si era assiepato a guardare il grande evento. | Tutto è pronto per la navigazione, mi pare di non aver dimenticato niente! | Alla fine si prova anche ad issare la randa. |
Torre Vado (LE) 6 agosto 2004. Eccola in tutto il suo splendore.
La randa fa un buon effetto, per essere
autocostruita, staremo a vedere se sarà anche funzionale. Il pescaggio, ad armamento completo e con due persone a bordo, resta sempre molto limitato, non superiore a 20 cm circa, cosa che mi fa sperare per quanto riguarda le prestazioni. I remi sono provvisori, conto di montare un piccolo fuoribordo da 2-4 cv la prossima estate. Non ho fotografie della prima prova di navigazione, ma posso dire che con un sovraccarico di cinque persone a bordo e vento leggero la barca andava benissimo, non sembrava faticare molto nell'acqua e la stabilità mi è subito sembrata ottima. In seguito, vicino alla spiaggia, per effetto dell'onda e del peso di persone a bordo non distribuito, abbiamo scuffiato, ma la barca si è subito raddrizzata da sola! |
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